Dal 1° Settembre 2016 presso il mio studio e i centri che mi ospitano, sarà possibile effettuare l’analisi del DNA per scoprire quali fattori possono influenzare il nostro benessere.

La Nutrigenetica è la scienza che combina genetica e nutrizione: attraverso il test del DNA, studia le caratteristiche genetiche di un individuo che influenzano la diversa risposta ai nutrienti.

Ciascun individuo è unico e ciò implica che ognuno di noi abbia esigenze diverse dagli altri.

Le nostre differenze genetiche rendono il metabolismo di ciascuno di noi specifico, ed è proprio per questo motivo che molte diete, seppur impostate perfettamente, non hanno l’effetto sperato.

Lo scopo della Nutrigenetica pertanto è quello di capire quali siano i nutrienti che facciano funzionare al meglio il nostro metabolismo.

Il programma alimentare sarà, così, altamente personalizzato perché oltre a tener conto dello stato di salute, delle abitudini e delle necessità del paziente, sarà tarato anche sul suo profilo genetico.

A chi è rivolto il test:

  • A chiunque voglia mantenersi in buona salute prevenendo alcune patologie importanti

  • A quanti desiderano informarsi sulle proprie predisposizioni verso malattie cardiovascolari, metaboliche, respiratorie, neurodegenerative, del sistema immunitario o verso la predisposizione all’osteoporosi, al fine di contrastare gli effetti negativi dell’ereditarietà attraverso la correzione dello stile di vita, della dieta e con l’assunzione di cure personalizzate.

  • A chi vuole perdere peso in maniera efficace e duratura

  • Alle donne in menopausa, agli uomini in andropausa con l’obiettivo di stabilire dieta ed integrazione nutrizionale più adeguate alla propria salute.

  • A chi manifesta stanchezza, gonfiore, ipotonia, cefalea senza motivo apparente

  • A chi pratica sport sia amatoriale che a livello agonistico per migliorare l’efficienza fisica e le prestazioni

  • A chi ha una storia familiare positiva per obesità, ipercolesterolemia, osteoporosi o patologie cardiovascolari

Test genetici disponibili:

  • GENODIET® Health: analizza vie metaboliche importanti per la salute e fornisce consigli pratici per ottimizzare la propria alimentazione sulla base delle proprie caratteristiche genetiche.

  • GENODIET® Sensor: valuta le principali intolleranze alimentari di origine genetica e cosa fare per ridurne gli eventuali effetti.

  • GENODIET® Gluten: il test diagnostico per la valutazione del rischio di predisposizione genetica alla Celiachia.

  • GENODIET® Slim: fornisce indicazioni sulla sensibilità del proprio organismo agli zuccheri o a diversi tipi di grassi e quali indicazioni seguire per migliorare la riduzione del proprio peso corporeo.

  • GENODIET® Sport: è lo strumento indispensabile per migliorare l’alimentazione e la preparazione atletica di chi ama fare sport.

Test del DNA e Nutrigenetica

Tra i tanti geni testati vi sono quelli associati al metabolismo dell’acido folico. Questa vitamina interviene in un processo fondamentale dell’organismo, cioè la conversione dell’amminoacido omocisteina in una molecola innocua: quando l’omocisteina non viene adeguatamente smaltita, infatti, essa può accumularsi in maniera eccessiva nel sangue provocando serie patologie cardiovascolari. L’enzima codificato dal gene MTHFR è deputato a svolgere questa conversione; chi possiede la variante meno efficiente del gene necessita di una integrazione di Acido Folico, per scongiurare l’accumulo di omocisteina nel sangue e probabili conseguenti danni cardiovascolari.

O ancora, il gene SOD2 combatte i radicali liberi, ma in presenza di un polimorfismo particolare può diventare meno efficace nella sua attività anti-ossidante (per questa tipologia di pazienti servono dosi extra di antiossidanti e di vitamine).

Gli Omega 3 contenuti nell’olio di pesce, invece, sono consigliati per chi ha una certa variante di geni coinvolti nei processi infiammatori, come il gene dell’interleuchina IL-6.

La vitamina E è un importantissimo antiossidante naturale che contrasta l’azione dei radicali liberi. Le persone che hanno livelli bassi di vitamina E, sono più predisposti a sviluppare malattie croniche degenerative, mentre le persone con un livello di vitamina E superiore hanno meno problemi di salute e anche migliori capacità fisiche. I livelli di vitamina E in ogni individuo non dipendono solo dalla dieta ma anche da un gene, il gene APOA5.

In presenza di una mutazione favorevole nel gene APOA5 il livello di vitamina E è maggiore, per cui le persone con una tale configurazione genetica hanno un livello più alto di vitamina E e necessitano di una minore assunzione giornaliera per uno stato ottimale. Le persone con una variante sfavorevole del gene APOA5 devono assumere una maggiore quantità di vitamina E per garantire lo stato di salute ottimale.

Le stesse intolleranze al lattosio o alla caffeina, per cui un individuo può consumare alimenti ricchi in lattosio o bere anche varie tazzine di caffè e un altro no, sono riconducibili al nostro DNA, all’alterazione dei geni responsabili del metabolismo di lattosio e caffeina.

NGB-GenodietGli esempi sono numerosissimi, negli ultimi anni sono stati scoperti i geni che regolano il metabolismo dei grassi e degli zuccheri, da cui derivano le nostre predisposizioni ad ingrassare, a sviluppare obesità, ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, diabete etc, ma anche il gene responsabile della sensibilità al sale, con conseguente possibilità di ipertensione, i geni che predispongono all’osteoporosi che rendono necessario un maggior consumo di calcio e maggiori livelli di vitamina D per contrastare o comunque rallentarne l’insorgenza, i geni responsabili dell’intolleranza al glutine, oltre che a lattosio e caffeina.

Esistono geni che influenzano il nostro bisogno in vitamine e sali minerali, così come quelli che influenzano la risposta del nostro organismo allo stress ossidativo, alla base dell’invecchiamento e responsabile di malattie degenerative e tumori.

Di recente sono stati scoperti i geni che ci rendono più sensibili ai cibi dolci, o ai cibi amari, influenzando le nostre scelte alimentari, mentre già da tempo sono noti i geni che regolano il senso di sazietà e di fame.

L’obiettivo finale della Nutrigenetica è quello di creare un intervento dietetico mirato per ogni singolo individuo, in relazione al proprio patrimonio genetico, che possa ripristinare la salute o prevenire l’insorgenza di patologie partendo dal corredo genetico individuale, attraverso la risposta proprio a tutte le domande che ci poniamo.

Grazie ai test Nutrigenetici l’alimentazione diventerà a tutti gli effetti un vero e proprio strumento di prevenzione!

Test del DNA: GENODIET®

Presso le strutture dove la Dott.ssa Cacciotti visita è possibile eseguire analisi nutrigenetiche basate sul metodo GENODIET® System, per una dieta cucita su misura e VERAMENTE efficace.

GENODIET® System è il risultato dell’attività di Ricerca e Sviluppo di NGB Genetics, ottenuto attraverso lo studio delle più recenti pubblicazioni scientifiche internazionali e della collaborazione con gruppi di ricerca di Università Italiane ed Estere.

Come viene fatto il prelievo.

Per l’esame è sufficiente un semplice TAMPONE BUCCALE che permette di prelevare cellule di sfaldamento della mucosa orale. È pertanto un prelievo veloce, indolore e non invasivo che il paziente può effettuare o direttamente in studio o comodamente a casa.

Questo verrà poi inviato in laboratorio e, in base ai risultati ottenuti, verranno elaborati tutta una serie di suggerimenti alimentari adatti al proprio profilo genetico.

Il report fornito contiene la spiegazione del significato delle variazioni genetiche e la tavola dei nutrienti consente di modificare, laddove sia necessario la propria alimentazione.

Non si tratta dunque soltanto di una dieta per dimagrire ma di un investimento a lungo termine sulla propria salute.

Sapevate che appena 10 calorie in eccesso al giorno (mezzo cucchiaino di zucchero) possono causare un aumento di peso di 15 kg nell’arco di 20 anni in persone geneticamente predisposte? Un eccesso tanto difficile da eliminare quanto facile da accumulare. Pensate allora quali danni può causare un po’ di grassi saturi in eccesso durante l’arco di 20 anni.

La conoscenza della propria disposizione genetica, la conoscenza del ruolo di certi geni nel determinare i nutrienti di cui ognuno necessita, può offrire una forte motivazione a seguire un’alimentazione ed uno stile di vita più consoni ai propri bisogni e prevenire lo sviluppo di patologie multifattoriali come diabete, obesità, ipertensione, patologie cardiovascolari (es. infarto), osteoporosi etc.

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