Chi è un Biologo Nutrizionista?
Il termine “Biologia” deriva dal greco (bios=vita + logos=discorso) e significa “Scienza della Vita”, proponendosi, con questo, di studiare la vita in tutte le sue manifestazioni ed i fenomeni comuni a tutti gli esseri viventi. La complessa organizzazione caratteristica della vita viene conservata grazie ad un costante apporto energetico che, negli organismi viventi, è garantito dalla Nutrizione. Per questo, già dall’analisi etimologica del termine, si comprende il legame inscindibile esistente tra Biologia e Nutrizione.
Oltre alla determinazione delle diete ottimali secondo le acquisizioni scientifiche attuali, il miglior Biologo Nutrizionista (BN) valuta il paziente in tutte le sue dinamiche, come soggetto immerso in un determinato ambiente lavorativo, familiare, sociale, culturale ed emotivo. Questo comporta il poter trasferire ad ogni singolo paziente un bagaglio di abilità volte alla gestione delle situazioni alimentari inerenti i diversi aspetti della propria vita. E’ naturale per il BN distinguere i comportamenti emotivi dai bisogni fisiologici facendo comprendere al paziente che la volontà non è l’unica arma per orientare le decisioni alimentari, ma vi sono comportamenti progettati e raffinati attraverso l’evoluzione dell’uomo che devono essere compresi per poterli volgere a proprio favore o meglio ai propri fini. Il BN gestisce così anche i disturbi del comportamento alimentare sfruttando le conoscenze evolutive e le tecniche cognitivo-comportamentali.
Il BN possiede inoltre una formazione importante in ambito della sicurezza alimentare e quindi dell’alimentazione salutare sia nel breve che nel lungo periodo. Conosce le metodiche di produzione naturale e industriale dei cibi e la composizione chimica nel dettaglio, in modo da poter orientare meglio la scelta dell’alimento in funzione delle proprie esigenze di salute. Ciò permette così di influenzare positivamente la qualità della salute individuale e il prolungamento della vita attiva.
La Legge 396/67, art.3, lettera B, attribuisce alla competenza del Biologo la “Valutazione dei bisogni nutritivi ed energetici dell’uomo, degli animali e delle piante”. Il Decreto Ministeriale n.352 del 22 luglio 1993, che stabilisce il “Regolamento recante disciplina degli onorari, delle indennità e dei criteri per il rimborso delle spese per le prestazioni professionali dei biologi”, nell’allegato G stabilisce il tariffario minimo per la valutazione dei bisogni nutritivi ed energetici dell’uomo, degli animali e delle piante, e specifica nel dettaglio le attività che possono rientrare nella previsione della già citata legge 396/67, art.3, lettera B.
Tali attività, attribuite alla figura professionale del Biologo sono:
la determinazione della dieta ottimale umana individuale, in relazione ad accertate condizioni fisiopatologiche.
La determinazione delle diete ottimali per mense aziendali, collettività, gruppi sportivi, etc., in relazione alla loro composizione ed alle caratteristiche dei soggetti.
La determinazione di diete speciali per particolari condizioni patologiche accertate.
Il D.P.R. n. 238 del 5 giugno 2001 si esprime circa le “Modifiche ed integrazioni della disciplina dei requisiti per l’ammissione all’Esame di Stato e delle relative prove per l’esercizio di talune professioni, nonché della disciplina dei relativi ordinamenti”.
Con questo si stabilisce che l’albo professionale dei Biologi venga suddiviso in due sezioni: la sezione A, riservata ai possessori di Laurea Magistrale, previo superamento dell’Esame di Stato, per il titolo di Biologo, e la sezione B riservata ai possessori di Laurea di primo livello, previo superamento dell’Esame di Stato, per il titolo di Biologo Junior. Il suddetto Decreto si esprime anche riguardo all’oggetto della professione degli iscritti nella sezione A dell’Albo dei Biologi. Nella lettera H di tale Decreto si legge:
”Valutazione dei bisogni nutritivi ed energetici dell’uomo, degli animali e delle piante”.
Di conseguenza, anche dal punto di vista legislativo, il Biologo può svolgere l’attività di Nutrizionista e quindi determinare le diete ottimali in base alle condizioni ed alle necessità del paziente, anche in casi di patologie accertate e conclamate che richiedano un particolare tipo di alimentazione.
Il BN può essere un valido sostegno e un punto di riferimento per tutti coloro che abbiano necessità di correggere le proprie abitudini alimentari, di nutrirsi in modo adeguato in funzione di una condizione di patologia, dell’età, o di un particolare stato e di riscoprire il benessere che ci è dato da una sana alimentazione.